Il 19 dicembre ’18 ha avuto luogo, presso la sala eventi di Fincalabra,il lancio della piattaforma tematica “Ambiente e rischi naturali” in coincidenza con il kick off meeting del Polo Regionale di Innovazione finanziato dalla Regione proprio su questa area di innovazione. Imprese del Settore, Dipartimenti Universitari e start up innovative si sono confrontate sulle traiettorie tecnologiche definite nella Strategia di Specializzazione Intelligente creando occasioni di confronto e integrazione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale.

E’ stato presentato il Progetto PARINET che ha permesso al Consorzio NET, con sede legale a Crotone, di aggiudicarsi la gestione per il triennio 2019/2012 del Polo di Innovazione Regionale “Ambiente e Rischi Naturali”.

Nella Programmazione Comunitaria 2007/2014 il Consorzio ha gestito il Polo “Energie rinnovabili, efficienza energetica e gestione sostenibile delle risorse ambientali” distinguendosi per i risultati raggiunti.

Oltre 70 aziende, diffuse su tutto il territorio nazionale, e 10 organismi di ricerca tra i quali il CNR,l’Università della Calabria, e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, rappresentano i due asset portanti del Consorzio che si propone, come core business, quello delle creazione e della facilitazione di sinergie virtuose tra imprese e mondo della ricerca.

Molto nutrito il programma della giornata, che ha registrato la partecipazione di numerose aziende, docenti universitari, ricercatori e tecnologi, che ha preso avvio con i saluti del Presidente del Consorzio Luigi Borrelli il quale ha illustrato l’organizzazione di NET e le sue sedi:
– quella di Crotone, vocata per l’erogazione di servizi tecnici specialistici e che contempla anche l’insediamento di linee produttive innovative e laboratori prototipali per miniserie;
– quella di Reggio Calabria, all’interno del Parco Ecolandia, con caratteristiche più legate alla formazione e alla divulgazione, capace di attrarre centinaia di giovani in uno scenario di grande suggestione paesaggistica;
– quella di Cosenza che rappresenta il punto di riferimento per una stretta interazione con il mondo accademico e  della ricerca. Ha indicato i servizi offerti e ha evidenziato l’esigenza della realizzazione di un “catasto dell’innovazione”, strumento indispensabile se si vuole rinforzare il percorso d’innovazione e mettere a sistema, in maniera organica e trasparente, le immense potenzialità presenti nella Regione.


Sono seguiti i saluti dell’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo che,pur essendo impegnata in Consiglio Regionale, ha fatto pervenire da remoto un augurio di buon lavoro per la realizzazione di progetti capaci di capitalizzare l’azione posta in essere dall’Ente Regionale sui temi specifici per renderla sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e generare il giusto utile alle aziende interessate.


I lavori sono proseguiti con l’intervento del Dott. Antonio Mazzei di Fincalabra che ha indicato gli elementi fondamentali della “Strategia Regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente” del POR Calabria, con particolare riferimento alle tematiche di “Ambiente e Rischi Naturali”.


Focus sulle opportunità di finanziamento regionali ed europee l’intervento del Dott. Menotti Lucchetta, Dirigente del Settore Ricerca, che ha illustrato in anteprima i contenuti dell’Avviso Living Lab e della call internazionale Eramin, sui temi dell’economia circolare.


Una visione nazionale ma, sempre con riferimento alla Regione Calabria, l’ha espressa il Consigliere Delegato per il Mezzogiorno, Cluster Tecnologico Nazionale Chimica Verde, Ing. Luigi Iavarone, che ha relazionato sulle Biorisorse per lo sviluppo del Mezzogiorno, facendo emergere la necessità di abbattere i confini regionali per valorizzare le ricchezze presenti nell’Appennino Meridionale ai fini dell’espansione dei settori legati alla chimica verde, alle risorse rinnovabili e ai materiali ecosostenibili.


La parola è in seguito passata al Dott. Pietro Milasi, Direttore Generale Polo di Innovazione Ambiente e Rischi Naturali, che ha presentato il progetto PARI-Net facendo emergere le motivazioni e gli obiettivi chiave che lo stesso si propone di conseguire.


Si sono, quindi, susseguiti una serie di interventi scientifici sulle tematiche dell’ambiente, dei rischi naturali,dell’energia rinnovabile e dei rifiuti, che costituiscono le traiettorie di sviluppo del Polo; tali interventi sono stati concepiti in modo da dare alle Imprese degli spunti progettuali su cui sviluppare, in sinergia con gli Organismi di Ricerca, dei progetti di ricerca e sviluppo nel quadro generale della strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente.

Il primo intervento è stato quello del Direttore Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica dell’Università della Calabria, Prof. Giuseppe Mendicino, che ha indicato lo stato dell’arte nel campo della valutazione del rischio idrogeologico e dei sistemi di allerta precoce, facendo emergere i principali risultati relativi agli studi effettuati con il proprio Dipartimento ma, anche, le competenze e le attrezzature utili da poter utilizzare per effettuare, nell’ambito del Polo, progetti di ricerca che siano incisivi sul territorio.


Sullo stesso macro tema è intervenuto il Prof. Salvatore Straface, Professore del Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica dell’Università della Calabria nonché membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio NET, che ha esposto quattro progetti di ricerca svolti dal proprio Dipartimento in partenariato con aziende ed organismi di ricerca nazionali ed internazionali, i quali potranno essere ampliati, integrati, declinati secondo nuove traiettorie nell’ambito degli obiettivi del Polo di Innovazione.


La modellazione a supporto delle valutazioni del rischio è stato invece l’argomento affrontato dal Prof. Giuseppe Barbaro, Presidente Commissione Qualità del Dipartimento di Ingegneria Civile,dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, tramite due casi studio:

– l’analisi morfodinamica della fiumara del Tuccio al fine di valutare tendenze evolutive del corso d’acqua ed aree allagabili;
– lo studio della rotatoria svincolo San Leo per l’analisi delle problematiche correlate agli allagamenti in area urbana tramite.
Due esempi che possono essere riproposti ed attualizzati per altre situazioni presenti sul territorio regionale, partendo dalla ricerca effettuata e specializzandola per gli altri ambiti con strumenti ed attrezzature presenti presso il Polo e gli Organismi di Ricerca Associati.


Il Professore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, Prof. Mario La Rocca, ha illustrato i sistemi di conoscenza per la prevenzione del rischio sismico approfondendo le tematiche relative allo studio geologico dei siti, di fondamentale importanza per la distinzione tra aree idonee e non idonee all’edificazione. Non è possibile prevedere i sismi, ma è sicuramente possibile, tramite studi e ricerche, individuare le aree da inibire all’edificazione.


Il Prof. Fabio Mazza, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria, è intervenuto esponendo le soluzioni per la protezione antisismica che si possono attuare grazie all’utilizzo di dispositivi e sensori innovativi come giunti ad attrito,dissipatori viscosi e viscoelastici. Inoltre, ha presentato una serie di materiali innovativi su cui la ricerca si basa attualmente la ricerca, quali ad esempio le leghe a memoria di forma, e quelli utilizzati nella  tecnica dell’isolamento alla base per la riduzione dell’azione sismica.


Il Prof. Natale Arcuri, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria, ha presentato le tecnologie energetiche innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili portando come caso virtuoso quello dell’Università della Calabria in cui, grazie all’inserimento di impianti fotovoltaici convenzionali ed a concentrazione, climatizzazione a pompa di calore tramite sonde geotermiche, collettori solari termici, sistema d’illuminazione a LED, è stato possibile ridurre notevolmente i consumi energetici complessivi dell’Ateneo e delle annesse residenze studentesche.Inoltre ha evidenziato aspetti importanti dal punto di vista scientifico che possono essere riproposti  nei progetti di ricerca di imprese del settore.


Si è poi passati alla traiettoria che riguarda la gestione dei rifiuti grazie al contributo del Dott. Alessandro Trentini, esperto in produzioni sostenibili per il Green Public Procurement (GPP) nell’ambito dei Criteri Minimi Ambientali (CAM), che ha presentato i diversi aspetti dell’economia circolare per una gestione sostenibile dei rifiuti, illustrando delle scelte strategiche già adottate dalla società Idea Plast S.r.l. e che verranno declinate nella new.co. Plastilab S.r.l. – Green Innovation che sarà realizzata in Calabria e si occuperà dello studio e della prototipazione di elementi costituiti da materia prima seconda proveniente dai rifiuti.


Uno spaccato sulla condizione dell’agricoltura è stato effettuato dal Prof. Andrea Proto, del Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, che ha illustrato le criticità presenti, soprattutto con riferimento alla perdita della biodiversità, e ai tempi lunghi di ammortamento degli investimenti nel settore, specie in assenza di analisi e ricerche scientifiche innovative.


Infine, è stata effettuata una carrellata di progetti d’innovazione afferenti il settore “Ambiente e Rischi Naturali” già in corso di realizzazione grazie ai finanziamenti del bando R&S – POR Calabria 2014-2020.

Si è iniziato con il progetto SMoRI – “Un sistema integrato di monitoraggio smart per il controllo di bacini ad elevato rischio idrogeologico”. Il relatore, Dott. Roberto De Donato,Responsabile Ricerca Sirfin S.p.A., ha descritto lo svolgimento del progetto che punta alla creazione di un sistema informatico integrato per il monitoraggio in continuo dei bacini ad alto rischio idrogeologico.


Si è passati al progetto VEROCOST “Valutazione dell’impatto economico dell’erosione costiera’’ esposto dall’Ing. Giuseppe Maradei della Cooperativa E3, che punta a sviluppare un sistema informativo per il supporto alle Decisioni (SSD) con il fine di migliorare il processo decisionale per la definizione delle priorità degli interventi di difesa e di tutela della costa.


Il progetto RESIFAC (Ricerca e sviluppo di Sistemi Industriali per il Fast composting dei rifiuti organici)  relativo alla creazione di compost tramite processi chimici è stato illustrato dal Prof. Giuseppe Chidichimo, del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università della Calabria, che ha riportato gli studi effettuati dal proprio Dipartimento,assieme ad aziende del settore già associate al Polo, con cui ha sviluppato un’innovativa metodologia per la creazione di compost in solo 8 ore in ambiente salubre e controllato.


Il progetto Pribos, è stato esposto dal Dott. Carlo Aliprandi di ExtraRed, che ha descritto l’attività svolta con la realizzazione di un sistema software innovativo basato su Open Data e tecnologie Internet 4.0, in grado di contrastare il fenomeno degli incendi boschivi grazie ad avanzati componenti di analisi dei rischi, di simulazione dello sviluppo di incendi in funzione delle condizioni meteo e di definizione delle operazioni più efficaci per la gestione dell’emergenza.


E’ seguito l’intervento dell’ Ing. Maurizio Gangemi, Responsabile Ricerca di Ecolandia, che ha presentato il progetto Sicurvia per la realizzazione di una piattaforma gestionale dedicata all’identificazione certa delle aree di ricovero e vie di fuga sicure in caso di sisma ed altri eventi indesiderati,illustrando inoltre le prime sperimentazioni che si stanno effettuando nel Parco Ludico Tecnologico Ambientale Ecolandia (RC).


La carrellata si è conclusa con il Progetto PVC, realizzato da R.ED.EL. e PMopenlab assieme ad ENEA e all’Università della Calabria, che prevede un meccanismo di economia circolare con l’upcycling degli scarti provenienti dai processi di gestione degli impianti elettrici. L’Arch. Andrea Procopio, di PMopenlab, ha illustrato le diverse fasi di progetto, da quella di analisi allo studio del mercato di riferimento e fino all’ottimizzazione del processo.


Il lavori del convegno sono stati coordinati dal Direttore Tecnico del Consorzio Ing. Salvatore Leto e dal Responsabile dei servizi specialistici Ing. Giancarlo Giaquinta.

Un nuovo appuntamento è stato fissato nei primi mesi del 2019 con lo svolgimento di una serie di seminari tematici e incontri B2B che potranno offrire ulteriori suggerimenti alle aziende in termini di  opportunità per la realizzazione di progetti di ricerca negli specifici settori legati all'”Ambiente e ai Rischi Naturali”, nel quadro dei finanziamenti regionali, previsti dal Programma Operativo Regionale 2014/2020, ed europei.